Cantine Colosi è un’azienda a conduzione familiare della provincia di Messina che ben interpreta attraverso i suoi vini le tipicità di un posto unico come l’Isola di Salina e quelle di altre aree vocate della Sicilia.
La storia della cantina ebbe inizio negli anni ’70, quando Pietro Colosi “senior” lavorava al fianco di Carlo Hauner, condividendo amicizia, esperienze e passione per i vini della piccola Isola. La sua attività fu continuata dal figlio Piero che, ultimati gli studi di Enologia all’Istituto Agrario di Catania, diede un nuovo impulso alla produzione e alla diffusione dei vini Colosi. Oggi ad affiancare lui e la moglie Lidia ci sono i figli, Pietro “junior”, enologo laureato a San Michele all’Adige e Marianna che sta completando gli studi in Lingue Straniere e presto occuperà il posto di export manager e responsabile della comunicazione.

La proprietà è composta da 11 ettari di vigneti e una cantina a Salina più un altro sito produttivo a Giammoro, frazione di Pace del Mela, piccolo centro nelle vicinanze di Milazzo. A breve verrà completata la conversione al biologico. La superficie vitata è divisa tra due aree, località Capo Faro e località Porri. La prima è caratterizzata da un terreno giovane di origine vulcanica con sabbia nera sotto la quale si trovano sassi di roccia lavica. Ben drenante e caldo, è ideale per la coltivazione della Malvasia di Lipari. A Porri troviamo invece un suolo con sabbia bianca dove prevale la matrice calcarea. Qui ci sono diverse varietà a bacca bianca e a bacca rossa utilizzate per i vini secchi.
Le bottiglie prodotte annualmente dalle uve eoliane sono circa 60 mila. A queste se ne aggiungono altre 500 mila fatte con varietà selezionate in diverse aree della Sicilia, dove si trovano viticoltori scelti che forniscono una materia prima di qualità. Ampia la gamma delle etichette con bianchi, rossi, rosati e, naturalmente, i vini dolci delle Eolie.
Ci è piaciuto molto il Salina Rosso 2017, un prodotto ben fatto che si caratterizza per piacevolezza, bevibilità e versatilità negli abbinamenti. Le uve, Nerello Mascalese e Nerello Cappucccio in percentuali uguali, tutte provenienti da Porri, vengono vendemmiate tra la seconda e la terza decade di settembre. La vinificazione prevede una fermentazione in vasche d’acciaio inox a temperatura controllata con macerazione sulle bucce di circa due settimane. Durante questa fase vengono eseguiti due rimontaggi al giorno e un solo delestage. La malolattica viene svolta in legno. Il vino matura in botte grande per 6 mesi e, successivamente, affina per altri 4 mesi in acciaio.
Per leggere l’articolo intero dal sito di Cronache di Gusto cliccate qui: Vino della settimana – Salina Rosso 2017 di Cantine Colosi