Mentre molti di noi sono barricati in casa, i nostri amati vignaioli continuano a curare i loro terreni in un periodo importante per le vigne, ma pieno di dubbi, preoccupazioni e speranze.
Li abbiamo incontrati, ovviamente in maniera virtuale, per capire come stanno vivendo questo periodo, “tra palco e realtà”. In questo primo appuntamento, viaggiamo dall’Etna a Noto, fino a Pantellleria ascoltando le risposte di Massimiliano Calabretta, Marilina Paternò (Cantina Marilina), Eduardo Torres Acosta, Battista Belvisi (Abbazia San Giorgio) e Giusy Calcagno (Vini Calcagno).
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Come procedono i lavori in vigna?
Massimiliano Calabretta: I lavori procedono bene. Le attività agricole non sono state bloccate, solo si procede con cautela e per le lavorazioni indispensabili.
Marilina Paternò: I lavori in vigna, con le giuste accortezze, procedono e credo che sia uno dei pochi lavori che in questo momento si svolge con serenità. In campagna, all’aria aperta ti senti libera e tutto quello che ti circonda ti riempie di un’energia sana e positiva.

Eduardo Torres Acosta: I lavori procedono la vigna non si ferma!

Battista Belvisi: Stiamo effettuando gli impianti delle nuove vigne, per cui quest’anno abbiamo avuto dei lavori straordinari che sommandosi a quelli abituali hanno un po’ rallentato la nostra tabella di marcia.
Giusy Calcagno: I lavori in vigna procedono, sebbene a rilento: un lavoro in cui si impiega normalmente una settimana ne richiede invece due o tre, dal momento che cerchiamo di non far lavorare più gli operai negli stessi momenti per rispettare le precauzioni dettate dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo.
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Quali sono le preoccupazioni principali attuali e future in questo periodo così particolare che stiamo vivendo?
Massimiliano Calabretta: Sicuramente un po’ di preoccupazioni personali e per i nostri cari. A livello lavorativo, invece, avremo gli ordini di vendita bloccati per molte settimane sia dall’Italia che dall’estero.

Marilina Paternò: Adesso la preoccupazione più grande è sicuramente legata alla salute di tutti, famiglia e collaboratori. Dal lato commerciale, ovviamente, stiamo subendo una stretta anche se noi lavoriamo molto con i mercati esteri che, con mia sorpresa, continuano a rispondere positivamente nonostante il periodo estremamente delicato; ma ogni giorno sono coinvolti sempre più paesi, quindi credo che tutto il sistema subirà un rallentamento importante.
Eduardo Torres Acosta: Adesso le preoccupazioni principalmente sono le persone, le migliaia di persone che sono in ospedale con problemi respiratori, e quelli che stanno morendo. E le preoccupazione futuri di riuscire a controllare il virus con il vaccino per far sì che non succeda lo stesso il prossimo inverno.
Battista Belvisi: La chiusura delle attività commerciali, e in pratica di tutti gli esercizi di riferimento dei produttori di vino naturale, ha rallentato fino ad annullare gli ordini di questo periodo dell’anno. Se tale blocco si protrae per i prossimi mesi allora la situazione diverrà davvero preoccupante.
Giusy Calcagno: Le preoccupazioni? Beh, qualcuno prospetta scenari apocalittici: una situazione di povertà da cui sarà difficile pensare di uscirne con semplici manovre economico-politiche. Tutto dipenderà dalla ripresa dei mercati: se breve, anche entro l’anno, per dare una cifra, si riuscirà a tornare alla normalità senza danni eccessivi, nel caso contrario i rischi aumentano e possono diventare importanti! Senz’altro, sarà necessario capire come questo tempo ci ha segnati, tutti ne siamo toccati e avremo un nuovo sguardo sulle cose, nuove consapevolezze.

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Qualche nota positiva che dia un po’ di speranza per il prossimo futuro?
Massimiliano Calabretta: Una maggiore consapevolezza dei rischi e una capacità di reagire in tempi rapidi agli “eventi”. Commercialmente penso che appena passi la “tempesta” gli ordini ripartiranno e recupereranno pian piano.
Marilina Paterno: Stiamo attraversando un momento che sembra quasi surreale e che sicuramente ci lascerà il segno ma sono fiduciosa. Quando tutto passerà torneremo per strada a fare confusione, a pranzare, a bere insieme. Abbiamo avuto molto tempo per riposare, riflettere e dedicarci alle nostre cose, e alla fine di tutto ci dedicheremo al lavoro con grinta e agli amici con felicità. Tutto ripartirà con più forza e gioia di vivere. Siamo pronti!

Eduardo Torres Acosta: La nota positiva è che delle situazioni avverse sempre si impara, sono sicuro che dopo questo periodo ci sarà più sensibilizzazione e più umanità.
Battista Belvisi: In questo periodo è difficile rilevare note positive, potrei azzardare o meglio auspicare il ritorno ad un’economia reale!

Giusy Calcagno: Guardando l’Etna e le sue vigne, abbiamo già una testimonianza di come si può rinascere! Queste terre, come belle fenici, nascono dalle ceneri di un vulcano; dal fuoco e dalla distruzione, sulle colate ormai raffreddate, nascono quei fiori che spaccano la terra e gli ridanno vita, nasce uno dei vini più potenti al mondo che ha appunto il sapore di tutto questo, il sapore del potente legame che unisce l’uomo e il suo territorio, da sempre parte della storia e delle prove del tempo.
[…] questi link le parti precedenti: 1° parte, 2° parte, 3° parte, 4° parte, 5° parte e 6° […]
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