Potrebbe essere definito come un’autobiografia, questo libro, ma in realtà è invece un inno: un inno d’amore verso la terra, verso il proprio lavoro, verso le proprie radici. Il triangolo di terra ragusana che si stende ai piedi degli Iblei e che viene delimitato da Comiso, Vittoria e Chiaramonte Gulfi è l’oggetto di questo inno. Una terra speciale, brusca e brulla in apparenza quanto orgogliosamente generosa nella sostanza: con uno sguardo al mare, poco distante tra Scoglitti e Macconi, tra profumi di zàgara e salmastro, colori vividi di terre brune e il verde quasi fosforescente di vigneti a perdita d’occhio.
In questo libro, il vino di cui si parla, prodotto dall’azienda agricola Occhipinti, è quasi un personaggio secondario ma importantissimo, che traspare appena ma al tempo stesso impone la sua presenza attraverso le descrizioni di terre, profumi, colori, voci e silenzi di persone.
Sorgente: Natural woman | Mangialibri