Esce il nuovo libro di Jonathan Nossiter, «Insurrezione culturale», scritto con il ricercatore Olivier Beuvelet. E racconta gli artisti del movimento del vino naturale, con una bella sezione per il siciliano Nino Barraco.
Ha piantato il Grillo davanti al mare di Marsala. Ha 41 anni, è figlio di un mezzadro. Pensava a un destino di impegno sociale, mettendo a frutto la laurea in Scienze Politiche. Ma si è accorto che si può far politica anche lontano dalle istituzioni, tra le vigne, puntando a produrre «poco, bene e pulito, anche senza soldi». Ha iniziato nel 2004. Quando ha assistito a una conferenza di Sandro Sangiorgi, il guru del vino naturale che dirige la brigata di Porthos, ha trovato «le parole e l’etica» per la svolta. Il suo vino si chiama Vignammare «tra i più salini del mondo, di una freschezza sorprendentemente tonificante. Stupisce chi non capisce che la Sicilia è capace di produrre tra i bianchi più raffinati e delicati d’Italia», scrive Nossiter. Salinità che si ritrova anche nel Rosammare, rosato da Nero d’Avola. «Sono vini profondamente liberi».
Sorgente: I vini naturali e ribelli di Nossiter (da Barraco a Pepe) | DiVini