Il nuovo progetto di Cusumano:
“Abbiamo cercato per anni un terreno sull’Etna, fino a quando abbiamo incontrato, per caso al bar, l’agronomo di Benanti: ci ha detto che dovevamo vedere un anfiteatro di vigne tra gli alberi di un bosco, da 800 a 1.000 metri d’altezza. In pochi giorni è diventato nostro. Abbiamo rifatto i terrazzamenti, piantato Nerello Mascalese, chiamato due mastri ottantenni per restaurare i muretti a secco secondo regole antiche. Operazioni ripetute nelle contrade Pietramarina, Sollicchiata, Porcaria e Verzella, dove stiamo costruendo la cantina ipogea con 42 vasche per vinificare in modo separato le uve di ogni zona. Oltre al Nerello Mascalese abbiamo piantato il bianco Carricante”.